AD Italia

Li ho contati, sono più di cinquecento, ma potrei dire anche mille, diecimila, perché li vedo crescere all’orizzonte di tante nostre pagine. Sono gli alberi, che di questo numero sono segretamente i protagonisti insieme a noi. Noi che siamo interpreti della natura e dei suoi elementi. Noi che guardiamo sognanti James Horner, giardiniere e studioso della resistenza climatica delle piante. Noi che cerchiamo di capire l’equilibrio miracoloso di Venezia e da Canal Grande ammiriamo Palazzo Giustinian Lolin, riscritto da Vincenzo De Cotiis. E ancora noi che passeggiamo sulla costa di Mumbai, tra le stanze di Villa Uma, e insieme a Samuel Barclay, co-fondatore di Case Design, riscopriamo le antiche tecniche indiane di costruzione. Pura saggezza. Noi amiamo il nostro lavoro e amiamo i luoghi dove riposare. Di nuovo la natura rigenera…

Il mito ci ha insegnato a stare lontani dai labirinti, infidi anche a chi possiede il filo dell’astuzia e crede di uscire indenne da ogni dedalo di specchi. Ma nessuno ci aveva preparato alla bellezza di un labirinto d’amore, domestico perché di tutti i giorni, nel quale hanno vissuto per oltre cinquant’anni Leonardo Mosso e Laura Castagno, architetto e teorico dell’architettura lui, architetto e artista lei, docente e allieva e poi marito e moglie, uomo e donna straordinari a tutte le latitudini della ricerca, della tecnica, della poesia. Questo luogo così diverso è Villa Nuytz Antonielli Mosso, immersa nei boschi di Pino Torinese a pochi minuti dalla città ma a distanza siderale dai suoi ritmi. Qui Leonardo e Laura sono venuti a vivere negli anni ’60 e qui hanno creato…

Vai su ad-italia.it per scoprire molto di più sui progetti sostenibili. Oppure inquadra il QR Code che trovi qui accanto PER UNA BUONA CAUSA USM | The Skate Room design Claudia Comte I prodotti Cradle to Cradle® (dalla culla alla culla) hanno elevata efficienza e impatto ambientale minimo o assente: una filosofia alla base della produzione della Modular Furniture di USM, il cui acciaio è altamente riciclabile. La stessa filosofia che ha presentato alla Design Week The Skate Room di Claudia Comte. L’artista svizzera ha ideato una collezione limitata di sistemi USM e di skateboard che finanzieranno un progetto sociale in Giordania in collaborazione con Seven Hills. USM.COM CON ESTREMA CURA Frette | Naturalismo Il cotone viene raccolto con cura, pulito senza agenti chimici, tinto prima della tessitura per garantire la giusta saturazione del colore. Ed…

Apre il 20 maggio la 18ma Mostra Internazionale di Architettura di Venezia. A curarla è Lesley Lokko, a molti nota come scrittrice di romanzi, ma anche architetto e docente di architettura, nel board di importanti istituzioni oltre che fondatrice dell’A-frican Futures Institute ad Accra, in Ghana, sua patria assieme alla Scozia. Il suo essere è un felice melting pot che si riflette appieno in questa manifestazione, dal titolo The Laboratory of the Future. L’abbiamo incontrata. Prima affermazione: la Biennale sarà un agente di cambiamento. «Non ho mai utilizzato questa espressione fino alla conferenza stampa. Dopo un anno di dialogo con i partecipanti, in cui cercavo parole chiave e obiettivi precisi, ho capito che loro avevano l’opportunità concreta di cambiare le cose, e da qui il termine», risponde Lokko, che non chiama…

Marjan van Aubel Amsterdam Di stanza ad Amsterdam, Marjan van Aubel è definita una solar designer. Sin dai suoi esordi ha focalizzato la sua ricerca sull’energia del Sole dando vita a prodotti, installazioni e anche un libro: Solar Futures. How to Design a Post-Fossil World with the Sun, che narra come nell’antichità si “progettasse con il Sole” e spiega lo status quo di oggi e le potenzialità future. Tra i suoi progetti recenti ci sono Sunne, una lampada che si auto-alimenta di giorno immagazzinando energia solare per illuminare la stanza la sera, e Ra (a sinistra), dal nome del dio del Sole egizio, una lampada prodotta in maniera circolare, sottile meno di 1 millimetro, che utilizza il fotovoltaico organico di terza generazione per alimentare una carta elettroluminescente. Crea suggestivi giochi di luci…

La scuola del “less is more” Costruire meno Gli edifici sono tra i più grandi colpevoli, emettendo ogni anno circa il 40% delle emissioni di carbonio nel mondo a causa dell’energia consumata e assorbita (l’impronta dei materiali di produzione e spedizione). Ma cosa succederebbe se, semplicemente, costruissimo di meno? Al Colegio Reggio di Madrid l’architetto spagnolo Andrés Jaque dell’Office for Political Innovation ha dimostrato che l’approccio “waste not, want not” funziona. Evitando l’uso di coperture, controsoffitti, pavimenti rialzati, rivestimenti per pareti e altri elementi edilizi standard, lo studio ha ridotto i materiali del 48% circa, scegliendo sistemi meccanici esposti e pareti strutturali come elementi visivi. La forma verticale dell’edificio si discosta dalle configurazioni orizzontali tipiche dell’architettura scolastica, limitando l’impatto delle fondamenta sul terreno circostante. In altre parole, una scuola che resta “leggera” sul territorio,…