Elle Decor Italia Marzo 2022

Architetture per un mondo migliore L’ospedale low budget progettato da Urbana in Bangladesh lotta contro il cambiamento climatico e traduce i vincoli in opportunità, aggiudicandosi il RIBA 2021 DIGITAL EDITION Puoi sfogliare Elle Decor Italia anche su tablet, smartphone e dispositivi kindle fire. Disponibile su App Store, Google Play e Amazon App-shop anche in versione full English Instagram Résidence Querbes: a Outremont l’abitazione firmata Vives St-Laurent. Il flagship store Burberry di Rodeo Drive dedicato alla collezione ‘Animal Instinct’. Ad Anversa, una casa dello studio Dries Otte…

Spazi multicolor e ambienti dai toni neutri: progetti d’interior nei quali il colore non è una semplice scelta cromatica, declinata su pareti e superfici, ma è parte fondamentale di un disegno a tutto tondo; residenze avvolte dalla luce, che si riflette in interni total white, dove i raggi del sole svelano, durante il giorno, infinite sfumature di bianco. Questi sono i registri nei quali si sviluppano le case del numero: interventi firmati dai nomi emergenti della progettazione, che declinano con modalità e stili personali le diverse nuances della creatività. Sono case che raccontano i nuovi modi di vivere lo spazio domestico: immersi nel colore, che si è rivelato un mezzo per vivere con ottimismo questi anni così delicati, oppure circondati da tinte écru, che enfatizzano le forme, i volumi, l’aspetto…

Struttura in legno, tessuto e imbottitura poliuretanica: il designer nordico Lex Pott, per declinare la sua idea di comfort, ha scelto una grammatica progettuale estrema. Per l’azienda olandese Piuk Design, nel 2020, in tempo di pandemia si è dilettato a rivisitare il più iconico dei divani: il Chesterfield. E lo ha fatto alla sua maniera: procedendo per sottrazione formale, sino a giungere all’essenza. Chester, il nome dell’imbottito, è l’archetipo per definizione. Per enfatizzare la linea pura e rigorosa dei volumi, definiti da tagli puliti e netti, l’ex enfant prodige delle finiture materiche ha scelto una ristretta gamma di colori primari: giallo, rosso e blu disegnano nel living una spazialità che ha il compito di evocare citazioni alte. Da Mondrian a Rietveld, la geometria disegna atmosfere da manuale e testimonia lo…

Quelle di Anastasia Savinova sono opere virali, scatti che sui social scatenano ogni volta un domino di rilanci e condivisioni. Era già successo con la collezione ‘Genius Loci’, una serie di collage di foto di edifici, negozi, mercatini e bar che restituiscono il senso dei luoghi che si trova a osservare. Dall’architettura costruita e vissuta, la giovane fotografa oggi sposta l’attenzione sulla natura ruvida e primitiva dei paesaggi. Protagonisti della serie ‘Landscape’, una sequenza di ritratti studiati per esplorare l’intima connessione con le sue radici. Classe 1988, è nata a Sverdlovsk, città della Russia centrale che si estende in massima parte sulla catena degli Urali Centrali, una delle regioni minerarie più importanti del Paese. Nonostante dal 2013 viva e lavori in Svezia, sono quelle atmosfere ruvide e aspre a caratterizzare…

La ricerca di un’armonia nell’equilibrio dei contrasti è uno dei principi cardine su cui si basa l’idea di cucina di Davide Oldani. E poi passione, ricerca inarrestabile e un grande lavoro di squadra. “Perché il nostro compito è nutrire nel miglior modo possibile, facendo sì che chi è seduto alla nostra tavola si senta benvenuto, accudito e torni a casa felice per come ha mangiato”. Un percorso che dura da 18 anni e che ha valso al D’O di San Pietro all’Olmo la conferma delle due stelle della Guida Michelin, oltre a quella verde, conquistata nel 2021 per l’attenzione alla sostenibilità. Che, per lo chef, ha a che fare innanzitutto con le persone: i collaboratori, gli ospiti e i giovani in cui crede. Dagli alunni dell’Istituto Statale Olmo di Cornaredo,…

Fresca di inaugurazione, la nuova Magyar Zene Hàza (Casa della musica ungherese) di Budapest è firmata dall’architetto giapponese Sou Fujimoto. Si tratta di un museo e concert hall dalle forme organiche che si inserisce in armonia nel verde del Varosliget, l’ampio giardino nel cuore della capitale ungherese, con soluzioni tecniche semplici e d’effetto. “Abbiamo integrato l’esperienza del parco nel progetto”, spiega Fujimoto, che per annullare i confini tra l’ambiente e la natura ha scelto pareti vetrate per le zone chiuse e lastre decorative in forma di foglie dorate (che con il variare della luce assumono toni cangianti) a rivestire il controsoffitto. La sensazione di camminare in un bosco è rafforzata anche grazie alla copertura, un tetto tondeggiante e irregolare, con profondità diverse e punteggiato da 100 lucernari di varie dimensioni…