Quattroruote Agosto 2017

I copione è ormai prevedibile. Le autorità dei vari Paesi, improvvisamente divenute fiscalissime, provano a campione le macchine, trovano discordanze fra i valori dichiarati di consumi ed emissioni e quelli effettivi, mettono all’indice una Casa, si premurano di farlo sapere al mondo intero forse per far dimenticare decenni di colpevole lassismo, i media riprendono la notizia – cercando di ravvivare la sempre più flebile onda d’indignazione scatenata dal dieselgate –, tutti si affrettano a dire che si tratta di un nuovo scandalo, le azioni dell’azienda interessata flettono per qualche ora, poi la Casa promette collaborazione, accordi di vario genere vengono probabilmente presi sottobanco e poi… nulla. In questi 22 mesi seguiti all’affaire Volkswagen è successo tante volte, in tante occasioni diverse, con tanti costruttori coinvolti a vario titolo. L’ultimo in…

E CON QUESTA fanno otto: tante sono le auto acquisite nel tempo dal prestigioso museo di arte moderna di New York. L'iconica Fiat 500, che è approdata nei padiglioni del Moma nell'anno del suo sessantesimo anniversario (ne abbiamo parlato diffusamente nel numero dello scorso mese), va ad arricchire una collezione esclusiva, composta essenzialmente da pochi, selezionatissimi mostri sacri della storia dell'automobile. Andando a ritroso, prima della 500, che «comprende molti dei principi che caratterizzano il design modernista del secolo scorso e lo collegano ai temi esplorati nelle opere in tutta la collezione del museo», come si legge nella motivazione, il Moma si era già assicurato una Porsche 911 coupé del 1965, una Smart del 1998, la Ferrari 641/2 del 1990 progettata da John Barnard - campione del mondo con Alain…

1 milione L'obiettivo di vendita globale Volvo per il 2025 fra elettriche pure, ibride plug-in e mild hybrid 80 % La quota diesel sulle vendite Volvo in Europa lo scorso anno 534 mila Le unità vendute dalla Volvo nel 2016 (un record assoluto per la Casa svedese), 290 mila delle quali nella sola Europa DAL 2019, la Volvo farà soltanto auto elettriche. Questo, almeno, è quel che ha diffuso nei giorni scorsi l'informazione “sprint" che domina i nostri tempi. Il che, ovviamente, non è vero: in realtà la Casa svedese ha comunicato che, da quell'anno, su tutte le sue vetture ci sarà un motore elettrico. Accanto a uno tradizionale (foto 1 e 2), come certamente accadrà nella maggior parte dei casi, o da solo (foto 3). Allo stesso modo, ha avuto grande enfasi…

COMPLESSITÀ o semplificazione? Ridondanza oppure razionalità? In campo automobilistico l’opzione è tra vetture prodotte, vendute e consegnate in base alle specifiche di chi le ordina (built-to-order) o, al contrario, realizzate senza che il cliente finale sia stato identificato, con i volumi individuati in base alla domanda storica e alle analisi di mercato (built-to-stock). Si può dire, in modo generico e con le dovute eccezioni, che alla prima impostazione tendono le Case premium, alla seconda quelle generaliste. Non che il problema riguardi l’ingegnerizzazione e la robotica delle fabbriche. Durante una visita agli stabilimenti di Ingolstadt ho visto la linea di assemblaggio della A3 e mi è stato spiegato che il numero dei “pezzi” da gestire per completare ogni variante della gamma è pari a 10 elevato alla non-so-più-che-cosa. L’archivio auto di…

«L'UNICO posto al mondo che non aspira a diventare Silicon Valley è la Silicon Valley»: è una massima di Robert Metcalfe, l'inventore di Ethernet, che ora torna d’attualità quando si tratta dei paradossi del posto più innovativo d’America (e dunque del mondo). Se ci si sedesse a mangiare un panino in uno dei tanti baretti di Palo Alto o Cupertino si potrebbe assistere alla sfilata delle Tesla d'imprenditori o manager, ma anche a un discreto numero di auto senza conducente. È però curioso, come scrive la giornalista di San Francisco, Allison Arieff, sul New York Times, che da queste parti si continui a progettare uffici con parcheggi come 60 anni fa. L’edificio-simbolo più avanzato di questa valle, il colossale e prezioso ufficio circolare della Apple, a Cupertino, disegnato dall'archistar Norman…

D HO LETTO su un quotidiano che il Parlamento ha approvato una legge che introduce il documento unico di circolazione e proprietà. Né i concessionari né le agenzie di pratiche auto a cui mi sono rivolto negli ultimi tempi per l’acquisto di una vettura usata hanno saputo spiegarmi che cosa comporta la nuova legge e che cosa cambia per noi automobilisti. Come stanno effettivamente le cose? Giovanni Galli Milano R Il 24 luglio 2017, quando questo numero di Quattrouote arriverà nelle edicole, entrerà in vigore il decreto legislativo sulla «razionalizzazione dei processi di gestione dei dati di circolazione e di proprietà di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi finalizzata al rilascio di un documento unico». Come spesso accade, però, l'entrata in vigore di una legge non comporta l'immediata attuazione delle disposizioni in essa contenute:…