CR7 E FIAT, SCIOPERO ASSURDO E FOLLE
Alla fine, lo sciopero di due giorni indetto dall'Unione sindacale di base dello stabilimento FCA di Melfi per protestare contro l'acquisto da parte della Juventus di Cristiano Ronaldo – definito «inaccettabile» perché «da anni l'azienda chiede enormi sacrifici» alle maestranze – s'è risolto in un nulla di fatto. Cinque operai (su 1.700) vi hanno aderito nell'impianto della Basilicata, e nessuno a Pomigliano né al centro logistico di Nola, dove le macchine prodotte al Sud vengono smistate. Era inevitabile che andasse così. Non solo perché la balzana iniziativa era stata bocciata dalle altre rappresentanze (Fim, Uilm, Fismic e Uglm), rendendola inerte ancor prima d'iniziare; quanto perché le premesse della protesta erano talmente prive di senso da sfiorare il ridicolo. Stabilire un collegamento fra gli investimenti della Juventus e le politiche industriali…