Quattroruote Ottobre 2020

IL GOVERNO REGALA AI COMUNI IL VIA LIBERA SULLE MULTE. MA I DIRITTI DEGLI AUTOMOBILISTI? Alla fine, il conto della pandemia (quello economico spicciolo, s'intende: per quello umano non c'è prezzo) lo pagheranno in larga parte gli automobilisti. Non che ci aspettassimo altro: l'Italia è un posto dove le istituzioni – poco importa di quale schieramento – hanno sempre considerato chi possiede e guida una macchina un finanziatore obbligato delle casse pubbliche. Però questa volta era legittimo sperare in un atteggiamento diverso: sono momenti difficili per tutti, l'economia sta facendo i conti con una ripartenza accidentata, i consumi sono fermi e la fiducia del pubblico è ai minimi storici. Un poco d'indulgenza era nelle cose. E invece è andato tutto secondo copione. Con l'evidente intenzione di puntellare i bilanci dei Comuni…

Meta. Il prefisso, non il nome, con o senza accento. Meta nel senso di mutamento, trasformazione. Come in metafora. Come in metamateriali, compositi artificiali la cui microstruttura è progettata per conferire proprietà fisiche speciali. Innanzitutto la capacità d'interagire con la luce, con il suono e più in generale con le onde, con modalità impossibili per quelli convenzionali. E con prestazioni spesso nemmeno presenti in natura. Il trucco, parte del trucco, sta nella trama ripetitiva con la quale sono disposte le celle che li costituiscono, celle che si misurano in nanometri, ovvero miliardesimi di metro, cinque nella fattispecie. I metamateriali possono avere comportamenti decisamente insoliti. In uno studio dell'università di Tokyo, oscuro per i non addetti ai lavori, si parla addirittura di utilizzarli per realizzare un «mantello per l'invisibilità». Fantascienza? Soltanto…

Forse nemmeno Christian Borgward, nipote del fondatore dell'omonimo marchio tedesco, ci credeva davvero, quando ne annunciò la rinascita. Correva il 2015 e le premesse non erano poi male: d'accordo, all'epoca in pochi avevano memoria del brand, finito in bancarotta all'inizio degli anni 60. Ma i capitali c'erano, provenienti da una terra, quella cinese, dove il made in Germany è un valore aggiunto. E allora via a progetti faraonici, con dirigenti strappati alle Case europee per dar vita a tre Suv con l'obiettivo, a regime, di piazzarne 800 mila l'anno. E non soltanto in Cina. Per lo sbarco nel Vecchio Continente, avvenuto nel 2018 con la BX7, si parlava di una fabbrica a Brema, di 30 lussuosi showroom e persino di andare in produzione con una maxi coupé elettrica, battezzata Isabella…

Abbiamo rimesso la chiesa al centro del villaggio». L'espressione, usata spesso nel Sud-est della Francia, significa più o meno: «Le cose sono tornate al posto giusto». Ma, nonostante sintetizzi la revisione dei termini per il merger tra FCA e PSA, potrebbe non piacere a John Elkann, più che altro perché è stata sdoganata in Italia da Rudi Garcia, ex allenatore della Roma e oggi alla guida di quell'Olympique Lyonnais che ha eliminato la Juve negli ottavi dell'ultima Champions. La chiesa, o meglio, la chiesuola della bussola di Stellantis, ha riacquistato una direzione ben precisa, dopo i disastri provocati dal Covid-19, grazie al diverso ruolo previsto per Faurecia, il top player della componentistica controllato da PSA con il 46,34% che, in base ai primi accordi, sarebbe dovuto rimanere fuori dal perimetro…

Quanti distinti signori possono regalarsi, per i loro 70 anni, una supersportiva che porti il loro nome e il loro cognome? Pochi, pochissimi. In un Paese frugale come l'Olanda, ce n'è soltanto uno. Si chiama Joop e l'auto, la D8 GTO-JD70, è una serie limitata che, oltre al suo, prevede altri 69 esemplari, tutti già prenotati da fedeli clienti della Donkervoort Automobielen. Folgorato a 16 anni da una Lotus Seven, nel 1978 Joop fonda la sua azienda per realizzarne una versione più rifinita, che aggiunga comodità e affidabilità alla guida sportiva pura. La S7 ha un motore Ford Crossflow 1.6 e cambio a quattro marce. Fa alzare più d'un sopracciglio, con i suoi 90 cavalli e i 170 chilometri orari. La fedeltà estetica alla biposto di Colin Chapman, l'assenza di…

Appena 11.800 immatricolazioni su 2,26 milioni. In Brasile, nel 2019, le vetture elettrificate hanno rappresentato una quota davvero marginale del mercato (in Italia, a luglio, pesavano per il 15,4%). Inoltre, si tratta quasi esclusivamente di ibride. Le elettriche pure e le plug-in non superano infatti le poche centinaia di consegne l'anno: l'offerta di Bev è ancora limitata, appena una decina di modelli, con prezzi di listino molto elevati e scarsi incentivi governativi. Ed è un vero peccato, in un Paese dove l'energia elettrica è ottenuta soprattutto da fonti rinnovabili. Quanto alle ibride, i consuntivi di quest'anno dovrebbero già registrare un incremento significativo. Ed entro il 2030, secondo il ministero delle Miniere e dell'Energia, si potrebbe arrivare a 180 mila esemplari. Previsioni confortate da un sondaggio condotto dalla McKinsey, secondo il…