Quattroruote Luglio 2016

La morte in un incidente stradale del deputato della Lega Nord (nonché sindaco di Borgosesia, nel Vercellese) Gianluca Buonanno ha scatenato, come accade sempre più spesso, il lato più vergognoso, retrogrado ed estremista del web. Invece che piangere la scomparsa di un uomo, pur noto alle cronache per le proprie posizioni provocatorie, la pancia della Rete non ha saputo reprimere la tentazione dell’insulto postumo, della faziosità malriposta, del complottismo un tanto al chilo. Ora, è esercizio sterile lamentarsi del decadimento di un Paese che, di fronte a una tragedia umana, preferisce azzannarsi via tastiera, ricordando al mondo che la pietas è valore ormai desueto; è semmai giusto che un giornale come Quattroruote si concentri sul fatto che tanta intolleranza ha generato. Perché – e qui veniamo al punto – quanto…

Lo avevamo sospettato nella nostra inchiesta, pubblicata sullo scorso fascicolo di giugno. E ora la guardia di finanza lo conferma: il sistema di “noleggio a lungo termine per due anni quasi gratis", promosso dalla Dexcar, sarebbe una vendita piramidale (altresì conosciuta come schema Ponzi) e quindi vietata dalla legge. Ne è convinto il nucleo tributario delle Fiamme Gialle di Biella, che con l'operazione “Car Dream" ha bloccato il sito della società, denunciato a piede libero i suoi vertici (più un promotore del Biellese) e sequestrato loro documenti e computer. I militari hanno fatto partire l'indagine sulla base della legge 173/2005, che regolamenta le vendite dirette e che vieta la promozione e la realizzazione di attività e di strutture di commercio nelle quali il guadagno sta nel reclutamento di nuovi soggetti…

ABBIAMO PROVATO a contattare la Dexcar per rivolgere qualche domanda a Fabio Gai (nella fotografia qui accanto, scattata durante l'intervista pubblicata il mese scorso, è il primo a sinistra, assieme a Carmelo Caridi e Amedeo Marinelli), ma abbiamo trovato, questa volta, le porte chiuse. Un manager della Dexcar ci ha invitato a girare i quesiti all'avvocato della società, il quale si è appellato al comunicato stampa fatto circolare all'indomani della notizia dell'operazione della guardia di finanza. Riassumendo, la difesa si basa su tre cardini principali: gli impegni contrattuali saranno portati a termine; si dimostrerà di fronte all'autorità giudiziaria che le tabelle non sono in alcun modo una vendita piramidale mascherata; nessuna truffa è stata mai tentata o posta in essere e la società ha intenzione di continuare lecitamente la sua attività…

LE (POCHE) AUTO consegnate finora dalla Dexcar ai cittadini italiani residenti nel nostro Paese hanno la targa straniera e pertanto non possono circolare sulle nostre strade per periodi superiori a un anno: lo stabilisce l'art. 132 del Codice della strada. Per stessa ammissione dei vertici societari, siccome il grosso della clientela guida in Italia, nasce il problema di garantire l'uso del mezzo senza contravvenire alle norme. E, anche per ovviare a ciò, la Dexcar è in procinto - almeno così sostiene il management - di aprire una filiazione italiana, a Milano per la precisione. Chissà, poi, se riusciranno finalmente a rendere le vetture completamente in regola con il Codice della strada italiano evitando che la pubblicità dell'azienda, la grossa lampadina sulle fiancate, vada a occludere la visibilità dei cristalli laterali…

DOPO DECENNI di oblio pressoché totale, in Europa le classiche berline a tre volumi danno segni di risveglio. O almeno così pare guardando ai riscontri ottenuti dalla Fiat Tipo e, più su, all’interesse ai limiti dello spasmodico suscitato dal ritorno della Giulia. Si dirà che, al solito, il Vecchio Continente segue a distanza quel che accade al di là dell’Atlantico, in quegli Stati Uniti che notoriamente rappresentano il motore della storia automobilistica. Peccato che le previsioni relative al mercato yankee vadano in direzione diametralmente opposta: laggiù si parla di un'imminente avanzata delle hatchback, le due volumi con portellone, in sostanza, formula mai amata dall’automobilista a stelle e strisce. Tanto da preferire regolarmente, per dire, la Jetta alla Golf. Fatte salve Suv e crossover, la cui crescita sembra non conoscere limiti,…

L'INTERNAZIONAL POPOLARE cinese in maglia nerazzurra è l'ennesimo colpo dell'ex Impero di mezzo. Che, ormai, è più di qua che di là, considerando il trapasso d'investimenti finanziari verso l'Occidente, Italia compresa. E con uno schema tattico piuttosto chiaro: soldi, tanti, per avere accesso al know-how tecnologico e poterlo replicare. In tutti i settori. Compreso quello automotive, dove però serve qualche distinguo. Da noi l'operazione più rilevante è stata Pirelli-ChemChina: circa 7,4 miliardi di dollari per il controllo dei pneumatici premium della Bicocca. E non solo. Il 35% di Cdp Reti, il veicolo della Cassa depositi e prestiti che controlla poco meno del 30% di Snam e Terna, è andato a China State grid, la più grande società elettrica del mondo. Shanghai Electric ha rilevato il 40% di Ansaldo Energia, mentre…