Quattroruote Settembre 2022

Si scriveva, il mese scorso, di come il meccanismo di rinnovo del circolante si sia inceppato, visto che una parte sempre più ampia del pubblico è spinta ai margini del mercato dai proibitivi costi della transizione; e di come operazioni come gl'incentivi abbiano perso efficacia, concentrati come sono a spingere soluzioni che ancora per molto tempo rimarranno confinate all'ambito del privilegio. IL GOVERNO USA CONDIZIONA GL'INCENTIVI BEV ALLA PRODUZIONE LOCALE. E NOI? Ecco, ci piace credere che il nostro allarme – sostenuto dall'evidenza che ben 369 dei 445 milioni di euro stanziati nell'ultima tornata per le fasce 0-20 e 2160 g/km di C02 rimangono inutilizzati – abbia influenzato la decisione dell'uscente governo di rimodulare il meccanismo degli aiuti di Stato. In pratica, per chi ha un reddito inferiore a 30 mila euro…

La visione per alcuni utopistica, ma tanto progredita, che si propone di offrire il trasporto pubblico a costi irrisori, quando non gratuitamente (cosa del resto già applicata in molti Paesi, a partire dal nostro, per la scuola e la sanità), trova da qualche mese sorprendenti applicazioni. E sempre più vivide motivazioni: tra l'emergenza climatica e i costi dell'energia alle stelle, tra le conseguenze economiche di una pandemia e di un conflitto bellico che hanno raso al suolo anche il lavoro e il potere d'acquisto delle famiglie, nella penisola iberica da inizio settembre alla fine dell'anno si beneficia almeno del rimborso totale degli abbonamenti ai trasporti ferroviari locali e di media distanza; in Austria di un abbonamento annuale ai mezzi pubblici locali e ad alcuni treni al prezzo simbolico di 3…

@Carl0Cavicchi Cinquantacinque anni fa avevo vent'anni e, come tutti i giovani del “pre-sessantotto”, guardavo alla Svezia per quell'emancipazione dei costumi che in Italia ci sognavamo. Si raccontava che i genitori permettessero ai ragazzi di stare a farsi le loro faccende in una stanza senza ficcarci il naso, che le ragazze fossero particolarmente libere di vivere la loro età, che nei cinema trasmettessero pellicole così osé che nemmeno nei libri più libertini, quelli venduti sottobanco nei mercatini, si potevano leggere. Insomma, la Svezia era un punto d'arrivo e io, insieme con un compagno di studi d'ingegneria, ci mettemmo su un treno con destinazione Stoccolma. Era l'ultimo giorno di agosto del 1967. Ci aspettavamo di vivere un'esperienza indimenticabile e così accadde, anche se non fu quella preventivata. Capitammo in una città piena di cartelli…

@marcopascali Proponendo pochissimi modelli sexy o capaci di farci venire voglia di spendere per davvero tutti i soldi che oggi servono per avere un'auto, l'industry sta perdendo tempo sulle aspettative degli automobilisti. In qualche modo è come se la realtà rappresentata dalle vetture in listino non tenesse il passo con i nuovi stili di vita emersi in questi ultimi anni. Spiego che cosa intendo partendo da qualche esempio. La Opel Adam non fu un'auto di successo estremo, eppure aveva un trick di grande attualità, il portabici estraibile e integrato nel fascione paracolpi. Un accessorio che in un certo momento storico caratterizzò più di un modello della Casa di Rüsselsheim. Un'idea che dovrebbero rispolverare tutti i costruttori in un periodo in cui la voglia di aria aperta e di mobilità laterale è diventata…

@lauraconfa Estate, tempo di vacanze e le autostrade si riempiono di automobilisti che durante l'anno le frequentano poco o che, anche percorrendole spesso, ne ignorano le regole più elementari. Gli utenti non abituali s'individuano facilmente. Come? Un primo, buon indizio è l'atavica ritrosia a viaggiare sulla corsia libera più a destra. In tanti galleggiano nella sezione centrale della carreggiata a bassa velocità, senza preoccuparsi di rallentare il traffico che segue e ostinandosi a non spostarsi a destra, neanche quando vi sarebbe spazio libero. Molti anni fa, promuovendo una campagna in favore dell'uso responsabile delle autostrade, l'avevamo definita «la corsia del disonore», quella più trascurata delle nostre arterie. Purtroppo, è ancora così. Un altro indizio utile – ed è quello più grave – per individuare chi è poco avvezzo alla vita “da casello…

@davidecomunello Ammettiamolo: quella che ci si prospetta, o almeno quella che vorrebbero rifilarci, è una vita in abbonamento. Un canone mensile per i film in streaming, un altro per la tv satellitare, un altro ancora per i piani telefonici; e via di questo passo, di micro-pagamento in micro-pagamento, soprattutto per tutti quei servizi digitali, software e app che possono essere “consegnati” alla clientela con un semplice download. Anche l'auto, però, non scherza: metallo e programmi convivono da tempo nello stesso oggetto ed è quindi scontato che la formula dell'abbonamento (per l'auto stessa, come propone Lynk & Co, oppure per la grande galassia dell'infotainment di bordo) diventerà una delle soluzioni dominanti per accedere alle quattro ruote e ai suoi corollari. Finora, la cosa non ha generato grandi scossoni: d'altronde, con il 2035 sullo…