TORNERÒ QUI
Ci sono tanti viaggi intensi in questo numero di Condé Nast Traveller Italia. Intensi perché già visti ma da angoli diversi o nuovi e sconosciuti, come il sito archeologico di AlUla, in Arabia Saudita. Ci sono andata per la prima e unica volta diversi anni fa, nel 2000, in una situazione assurda. Il principe Carlo, sì il figlio della regina Elisabetta II, dipingeva acquerelli, passione condivisa con il principe saudita dell’epoca e i due insieme avevano deciso di organizzare una monumentale operazione di beneficenza, invitando un manipolo di giornalisti e un gruppo di aristocratici europei. Da qui in aereo privato fino a Riyad. Ricordo ancora l’atterraggio in un aeroporto che sembrava dipinto d’oro, e le molte restrizioni legate solo al fatto di essere donna. Ricordo in modo nitido di non…