CHE COS’È LA FELICITÀ?
Per Leopardi una pausa al dolore, cosa che sposo in pieno ogni volta che mi parte un mal di denti. Per Aristotele uno stile di vita improntato alla virtù. Per Epicuro il piacere, ma non nel senso che intendiamo noi, carnale ed effimero, bensì il piacere catastematico (eh?), non volatile, che ci fa godere del poco, con equilibrio e moderazione, come se ogni giorno fosse l’ultimo. Per Nietzsche è impeto e forza vitale, cioè niente che si possa ottenere stando sdraiati sul divano. Per Sartre “non fare sempre ciò che si vuole ma volere sempre ciò che si fa”. Per Albano e Romina un bicchiere di vino con un panino, si sa. Per me Hard To Say I’m Sorry, Chicago - la band non la città - 1982, festa di terza…