Focus Italia Aprile 2023

E se imparassimo dai castori? Questi roditori ingegneri sono l’esempio di che cosa significhi vivere virtuosamente in natura. Decine di studi lo hanno dimostrato e allo scorso Focus Live il filosofo evoluzionista Telmo Pievani ce lo ricordava: il castoro è un essere vivente che – come pochi –, consumando l’ambiente circostante, lo migliora. Distrugge un po’ di alberi, è vero, ma incastrandone i tronchi tra loro, creando dighe, pozze, deviazioni, aumenta la biodiversità del luogo, lo arricchisce di specie ed esemplari che beneficiano del suo lavoro. Se prendessimo spunto da questo roditore per affrontare la crisi ambientale, se unissimo le sue involontarie doti ecologiche al nostro sapere, potremmo fare quel salto – prima di tutto mentale – che suggerisce il titolo di copertina: da Sapiens a Ecosapiens. Senza arrivare al…

ANIMALI Sex and the Sea Questa foto coglie il culmine di una notte d’amore (o, come sono stati definiti questi eventi, una grande orgia del mondo animale). Quelli in basso sono coralli del genere Acropora. Siamo nel golfo di Eilat, o di Aqaba, nel Mar Rosso. «E vediamo il fenomeno con cui la maggior parte dei coralli che creano le barriere si riproduce: il rilascio di sperma e uova. Le palline sono “fagottini” di uova, di colore rosato, e cellule spermatiche», spiega Tom Shlesinger, scienziato e fotografo subacqueo, dell’Università di Tel Aviv e dell’Interuniversity Institute for Marine Sciences di Eilat, in Israele. Con questa foto ha vinto la categoria “Nature art” del premio World Nature Photography Awards. Sesso. I coralli sono comunità di piccoli animali chiamati polipi, in un “guscio”…

Come seminare piante utili in terreni impervi, evitando che i semi vengano subito dispersi dal vento o mangiati dagli animali? L’ideale sarebbe che riuscissero a penetrare nel terreno “da soli”, sparendo così rapidamente dalla superficie e germinare. In realtà, in natura un seme che ha questa capacità esiste: è quello delle piante del genere Erodium. Questo seme è dotato di una sorta di grande pennacchio a forma di cavatappi, che con la pioggia si gonfia e quindi si svolge leggermente, imprimendo una rotazione al seme, che così riesce a scavarsi un posto più in profondità nel terreno (un po’ come appunto si gira il cavatappi per farlo entrare nel turacciolo di una bottiglia di vino). Forma. È ciò che deve aver pensato anche Lining Yao, scienziata della Carnegie Mellon University,…

Di sicuro a molti di noi è capitato di chiedersi se i favolosi guadagni di persone in posizioni di vertice sono “meritati” a causa di capacità intellettive davvero eccezionali, oppure se un buon guadagno è questione di fortuna. Del resto sono molti i supermanager che in ambito bancario o aziendale vengono gratificati con guadagni e bonus molto alti. Ma lo meritano? Fortunati. I ricercatori della svedese Linkoping University si sono fatti la stessa domanda e hanno risposto mettendo a confronto gli stipendi di vari amministratori delegati e altre persone in ruoli apicali e non (in Svezia questi dati sono pubblici) con i punteggi di quoziente intellettivo ottenuti da queste stesse persone alla leva militare intorno ai 18-19 anni. Hanno così concluso che c’è sì proporzionalità (ovvero la paga cresce insieme…

Lo dimostrano i dati raccolti in vari Paesi del mondo. Gli elettori molto giovani danno spesso fiducia a politici molto più anziani di loro (basta guardare la foto qui accanto, in cui l’oggi 81enne Bernie Sanders, candidato alle primarie del Partito democratico statunitense nel 2020, stringe le mani di sostenitori che hanno circa un terzo dei suoi anni). E ciò succede anche quando sono presenti alternative, ovvero è possibile eleggere candidati giovani. Idee. Un gruppo di ricercatori australiani della Flinders University ha indagato il fenomeno chiedendo il motivo di tanta fiducia a un vasto campione di giovani elettori. Hanno così scoperto che ciò accade soprattutto quando gli anziani politici in questione hanno posizioni di centro-sinistra e sono attivi nel difendere diritti e propagandare politiche che stanno a cuore ai giovani.…

Abbiamo sempre pensato che passeggiare per i boschi faccia bene, al fisico e allo spirito. E adesso arriva una conferma dalla scienza. L’Istituto per la bioeconomia del Cnr e il Club alpino italiano (Cai) hanno infatti condotto una ricerca sull’effetto dei monoterpeni, che sono componenti degli oli essenziali emessi dalle piante. Lo studio ha coinvolto centinaia di partecipanti a sessioni di “terapia forestale” e si è svolto in 39 siti sparsi in tutta Italia, tra montagne, colline e parchi urbani. Terapeutici. Come sottolinea Francesco Meneguzzo, ricercatore del Cnr-Ibe e membro del Comitato scientifico centrale del Cai, «i risultati hanno mostrato che oltre una data soglia di concentrazione di monoterpeni, i sintomi di ansia diminuiscono a prescindere da tutti gli altri parametri, sia ambientali sia individuali. Inoltre, poiché questi composti sono…