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Nel saggio Occidente, Niall Ferguson immagina di fare un giro del mondo nel XV secolo: “Il Nord America non era che un’anarchica foresta selvaggia in confronto ai regni degli Aztechi, dei Maya e degli Inca in America Centrale e Meridionale, con i loro torreggianti templi e le strade che s’inerpicavano sulle montagne”. Un confronto impari anche con l’Europa, devastata da guerre e flagellata da epidemie. Eppure, nel 1913, 11 imperi occidentali controllavano quasi tre quinti del territorio mondiale e il 79% della produzione economica globale. Gli imperi coloniali europei sono collassati, ma la presunta superiorità dell’Occidente è passata nelle mani degli Stati Uniti. Gli eredi dell’Impero britannico hanno esportato il loro modello economico ampliando il divario tra Occidente e resto del mondo: nel 1900 un cittadino americano medio era 27…