Editoriale
In un’Europa attonita di fronte a una guerra che mai avrebbe pensato di dover rivivere, ci siamo ritrovati a scrivere di eroi, più o meno invincibili, più o meno umani. A dominare la scena è Maciste, invenzione cinematografica del primo ventennio del secolo scorso. Maciste non è magico e non è bello, ma è fortissimo e buonissimo ed è ovviamente sempre dalla parte giusta (nel film che nel 1914 l’ha lanciato, Cabiria, aiuta i “bravi”Romani contro i “cattivi”Cartaginesi, come esigeva la retorica patriottica dell’epoca). Niente sfaccettature psicologiche, chiaroscuri o ambivalenze degli eroi dell’antichità cui pure si ispirava o dei supereroi che ispirerà. Maciste è lì, sospeso fra passato e futuro, simbolo a tutto tondo della vittoria del Bene sopra il Male. Ecco, un po’ ci fanno sognare questi bicipiti possenti…