EDITORIAL
Lorenzo de’Medici fu tante cose: l’ago della bilancia della politica italiana in un Quattrocento ostaggio di mire espansionistiche e alleanze internazionali; il principe senza corona di Firenze; il protettore dell’arte come mai prima e mai dopo. L’appellativo il Magnifico, insomma, gli calzava a pennello. E Magnifico lo è ancora, anche alla luce di nuove interpretazioni storiche che gli tolgono un po’di smalto solo per restituircelo più vero. Lorenzo era astuto, ambizioso, cattivo amministratore del tesoro di famiglia. Ma le sue manovre fecero risparmiare all’Italia guerre fratricide e le sue spese per l’arte resero Firenze l’epicentro del Rinascimento. A Lorenzo devono la fama Botticelli, Michelangelo, il Verrocchio, il Ghirlandaio... stelle di prima grandezza che il mecenate non esitava a prestare alle altre corti per rafforzare il prestigio della sua. Conscio che“Di…