Editoriale
Un mondo immutabile e creato in una manciata di giorni. Se oggi possiamo conciliare la fede con una rilettura solo simbolica della Bibbia, così non era quando un giovanotto di 22 anni, medico e vicario mancato, nel 1831 si imbarcò (in tutti i sensi!) in un’avventura che l’avrebbe portato a stravolgere il pensiero occidentale. L’Inghilterra vittoriana era un osso duro, ma Charles Darwin aveva dalla sua la determinazione e la prova di centinaia di reperti raccolti su isole e foreste selvagge pronti a raccontare un’altra storia: le specie viventi cambiano, si trasformano, si evolvono. E gli esseri umani non si sottraggono a questa verità, né tanto meno sono nati dall’oggi al domani. Lo scienziato lanciò la sua sfida al mondo tagliandosene fuori. Alle luci della ribalta preferì la placida quiete…