Editoriale
Agli inizi del secolo scorso nascere donna ed ebrea in un’Italia sulla via del fascismo e dell’antisemitismo rappresentava come minimo un’ipoteca sul proprio futuro. Eppure Rita Levi-Montalcini (1909-2012) un futuro lo ebbe, e anche così straordinario da scrivere pagine indimenticabili della storia della scienza. È diventata infatti una delle più famose scienziate del XX secolo e l’unica donna italiana ad avere ricevuto il premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia (1986). Il suo segreto: crederci e non mollare mai. Non mollò in tempo di guerra e di leggi razziali che, impedendole di studiare e di vivere liberamente, la spinsero a rinchiudersi in una stanza e continuare da lì ricerche ed esperimenti. Né lo fece in seguito, e per tutta la vita, che dedicò totalmente alla scienza (“Non mi sono…