Freedom - Oltre il confine Febbraio 2022

Bentrovati! Siamo arrivati al numero 24 di questo magazine, ed è un gran bel risultato! Il nostro intento era riportare su carta i nostri viaggi e le nostre ricerche, cercando di non perdere lo spirito di avventura che contraddistingue Freedom - oltre il confine. Lo facciamo dando spazio alle tante foto che scattiamo durante i reportage, perché ogni viaggio è ricco di momenti suggestivi e, lo sapete, noi della televisione raccontiamo anche per immagini. Quelle riprese dal drone, poi, sono veramente spettacolari! Per questo mettiamo la foto più bella nel paginone centrale, perché magari a qualcuno potrebbe far piacere staccarlo. Un magazine è come una piazza dove ci si incontra e si scambiano esperienze e racconti. Oltre ai tanti articoli da parti diverse del mondo, vi facciamo conoscere la squadra di…

Un nuovo studio compiuto dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e dall’Università di Cambridge, pubblicato sulla rivista Science Advances, ipotizza che la temperatura dell’Oceano Artico potrebbe aver iniziato ad aumentare molti anni prima, addirittura decenni, rispetto a quanto si pensava. È quanto emerge da ricerche effettuate nella zona artica situata tra la Groenlandia e le isole Svalbard, conosciuta come Stretto di Fram. Analizzando i microrganismi marini e i sedimenti oceanici di quest’area, si sono ricostruite le variazioni dell’acqua negli ultimi 800 anni. Da ciò il team guidato da Tommaso Tesi e Francesco Muschitiello è giunto alla conclusione che l’aumento della temperatura ha avuto inizio nel 1900. L’Oceano Artico è un mare molto particolare, in quanto è il più piccolo e superficiale tra tutti gli oceani della Terra, per questo si…

Sempre più difficile la sopravvivenza di quegli animali polari, tra cui alcune specie di foche, che si nutrono principalmente di krill. È il risultato di uno studio effettuato dagli scienziati dell’Università di Barcellona e dalla Submon, associazione per la conservazione della foca, pubblicato sulla rivista Scientific Reports. I piccoli crostacei che compongono il krill hanno un’importanza fondamentale nella catena alimentare marina, soprattutto delle zone artiche e antartiche. Lo studio è stato condotto monitorando con i satelliti la distribuzione dei mammiferi antartici durante i mesi invernali. I cambiamenti climatici stanno facendo diminuire la disponibilità di krill, costringendo gli animali a nutrirsi di pesce, il che sembra stia causando anche una riduzione della capacità riproduttiva di alcune specie, soprattutto degli esemplari appartenenti alla specie dell’otaria orsina antartica (Arctocephalus gazella).…

Aun secolo dalla nascita, il fisico austriaco Bruno Touschek è stato ricordato dal mondo accademico e scientifico con una serie di iniziative. Sfuggito alla deportazione durante la Seconda Guerra Mondiale, diede vita proprio in Italia alla nascita del primo acceleratore di particelle. Oggi, in tutto il mondo, gli acceleratori in funzione sono oltre 30.000 e vengono utilizzati non solo per indagare i segreti dell’universo, ma anche per ricerche su tumori, proteine, nuovi materiali e molto altro ancora. Ada e Adone, le prime due macchine costruite da Touschek fecero da apripista per lo sviluppo di tutti gli altri acceleratori. In particolare, ricorda il fisico Luciano Maiani dell’Università di Roma La Sapienza, Touschek intuì che si potevano produrre particelle «che non sono nella materia ordinaria».…

La nuova frontiera della sostenibilità ambientale, almeno sul cibo, sarà probabilmente la produzione degli alimenti in laboratorio. Per quanto riguarda il pesce, sembra che questa rivoluzione sia alle porte, mentre la coltivazione in vitro di altri tipi di carne, come manzo, pollo e maiale, sta già avvenendo. Il tutto in nome della sostenibilità: è infatti noto che gli allevamenti intensivi di animali da carne, così come quelli ittici, hanno costi ambientali altissimi. Inoltre, in molte specie di pesci catturati in natura sono presenti alte concentrazioni di mercurio e microplastiche. Realizzare carne in laboratorio potrebbe quindi rappresentare un fatto positivo su più fronti: su quello della salute umana prima di tutto, ma anche sulla riduzione dell’impatto ambientale degli allevamenti e della pesca, che sta ormai mettendo in pericolo la sopravvivenza stessa…

È stato ritrovato nei pressi di Trieste un gruppo di fossili di dinosauri, di cui uno praticamente completo, appartenenti alla specie Tethyshadros insularis. Sono sauri erbivori vissuti 80 milioni di anni fa e che avevano dimensioni di circa 5 metri. Il luogo del ritrovamento era già noto: è il cosiddetto Villaggio del Pescatore, una ex cava di calcare che è il più importante sito paleontologico italiano. Autore della scoperta un gruppo internazionale di ricercatori coordinato da Federico Fanti, professore associato del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna. I resti del primo esemplare, chiamato Antonio, erano stati ritrovati circa 30 anni fa, ma solo ora sono venuti alla luce quelli degli altri sauri, il che fa del sito un unicum per il territorio italiano. Ora sarà possibile…