Freedom - Oltre il confine Giugno 2022

Bentrovati! Abbiamo aspettato questo numero per proporvi il servizio sulle Frecce Tricolori. Il 2 giugno le vediamo solcare il cielo d’Italia per rendere omaggio alla Festa della Repubblica Italiana. È il giorno del referendum istituzionale del 1946 che ha sancito la nascita della nostra Repubblica. Non bisogna perdere l’occasione per ricordare la nostra storia, facendola amare anche ai più giovani. Per la squadra di Freedom e per me la giornata con i piloti più bravi, nel loro aeroporto e con i loro aerei, è stata indimenticabile. Ci vuole un’altissima specializzazione per affrontare delle evoluzioni tanto scenografiche e pericolose. E anche un allenamento costante, che si ripete ogni giorno instancabilmente. I piloti sono legati da una estrema fiducia reciproca, perché a quella velocità e a quelle quote si rischia la vita…

Un polpastrello artificiale con il senso del tatto è stato realizzato grazie a una rete di minuscoli sensori stampati in 3D a imitazione delle papille umane, dal team guidato da Nathan Lepora, professore di Robotica e Intelligenza Artificiale presso il Dipartimento di Ingegneria Matematica dell’Università di Bristol. Il lavoro è stato pubblicato sul Journal of the Royal Society Interface. Si tratta di un notevole passo avanti nella realizzazione di robot dotati di Intelligenza Artificiale che finora, pur avendo enormi capacità “intellettive”, non avevano il senso del tatto che guida gli esseri umani nel maneggiare gli oggetti. Il polpastrello tattile stampato in 3D è in grado di generare segnali artificiali come quelli nervosi del corpo umano, del tutto simili a vere e proprie registrazioni di neuroni tattili reali.…

In futuro potrebbe esserlo. Questi i risultati di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università neozelandese di Canterbury e pubblicato su Nature Communications, che si basa sull’osservazione dei cambi di frequenza nelle vibrazioni che solitamente preludono a un’eruzione. Gli scienziati hanno infatti registrato movimenti sismici sempre più lenti nelle tre settimane precedenti l’entrata in attività dei vulcani oggetto della ricerca. Lo studio ha preso in considerazione i dati dei sismografi precedenti 18 eruzioni di sei vulcani attivi sparsi per il mondo, compresi i tre vulcani neozelandesi Ruapehu, Tongariro e Whakaari, particolarmente pericolosi. I dati sono poi diventati un algoritmo che farà scattare un allarme nel caso di movimenti anomali che, solitamente, indicano un’imminente eruzione.…

Un nuovo metodo di stampa in 3D è stato messo a punto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Harvard guidato da Dan Congreve e pubblicato sulla rivista Nature. La stampa avviene attraverso coppie di fasci di luce laser che vanno a colpire un gel composto da microcapsule di polimeri, che vengono “scolpiti” dai laser solidificandosi. Questo metodo è più economico di quello usato dalle stampanti 3D tradizionali ma, soprattutto, permette un livello di esecuzione molto più preciso. Si potranno così stampare oggetti minuscoli come biosensori, celle fotovoltaiche, microrobot e piccolissime macchine con una precisione oggi difficilmente raggiungibile, visto che si sta parlando di dimensioni di pochi nanometri.…

Quello delle esperienze di pre-morte è un tema molto delicato che spesso porta in campi che nulla hanno a che fare con la scienza. Ora però un team guidato da Sam Parnia, in collaborazione con gli scienziati della Critical Care and Resuscitation Research presso la New York University Grossman School of Medicine, ha pubblicato uno studio sulla rivista Annals of the New York Academy of Sciences dal quale si evince come si stia registrando un aumento notevole del numero di persone che, sottoposte a rianimazione e terapia intensiva, riferiscono di ricordare esperienze di pre-morte che gli studiosi giudicano non riconducibili ad allucinazioni. I racconti seguono un filo narrativo che sembra impossibile senza che sia avvenuta una reale separazione dal corpo, con una consapevolezza della morte imminente. Tutto ciò avverrebbe anche…

Se oggi abbiamo problemi con le batterie, che vanno continuamente ricaricate, in futuro forse l’energia solare si potrà conservare per ben 18 anni, utilizzandola solo quando se ne ha realmente bisogno. Tutto ciò dovrebbe essere possibile grazie a un nuovo microchip ultra-sottile, abbinato a una molecola progettata in laboratorio, che immagazzina l’energia: in pratica sarà il microchip a trasformare l’energia, conservata sotto forma di calore, in elettricità. Lo studio è stato condotto dell’Università Tecnologica Chalmers in Svezia e pubblicato sulla rivista Cell Reports Physical Science. La molecola, progettata in laboratorio e formata da carbonio, idrogeno e azoto, quando viene colpita dalla luce solare cambia forma immagazzinando energia che può poi essere conservata per periodi molto lunghi. Per ora la quantità di energia ricavata dalla molecola abbinata al nuovo microchip è…