Freedom - Oltre il confine Luglio 2022

Bentrovati! Innanzi tutto vorrei fare un caloroso in bocca al lupo agli studenti che affrontano l’esame di maturità. Sono 500mila i maturandi di quest’anno, un esercito di ragazzi pronto a cimentarsi con le prove scritte e le domande delle diverse materie per poter concludere il ciclo di studi. Spero che ognuno di loro riesca a dare il meglio, che raggiunga l’obiettivo che si è prefissato. Sono felice che un esame importante come questo, che sarà uno dei ricordi indelebili della vita, venga fatto nuovamente come un tempo, con la componente emotiva e collettiva che merita. La maturità dopo le ristrettezze del Covid deve essere preziosa, deve essere indimenticabile per i ragazzi e per i docenti. Molti vivranno la famosa “notte prima degli esami”, passata magari in bianco con i compagni…

Sono sempre più ristretti i tempi per porre rimedio alla siccità che, a causa dei cambiamenti climatici, interessa un numero sempre maggiore di aree della Terra. Secondo un nuovo rapporto della United Nations Convention to Combat Desertification (UNCCD), «l’umanità è a un bivio». Dal 2000 le siccità sono aumentate del 29% mentre, dal 1970 al 2019, il 50% dei disastri avvenuti sul pianeta sono stati causati da eventi meteorologici, climatici e idrici dovuti alle conseguenze delle attività umane e hanno interessato soprattutto i paesi in via di sviluppo. A essere colpiti non solo solamente le vite umane, ma anche gli ecosistemi in una catena senza fine che, come più volte annunciato negli ultimi anni, è ormai a un punto di non ritorno. Per gli esperti la migliore soluzione possibile è…

Un ulteriore innalzamento pari a 0,2 gradi della temperatura delle acque profonde degli oceani è previsto entro i prossimi 50 anni. Lo prevede uno studio, condotto dall’Università inglese di Exeter e da quella francese di Brest, che ha constatato come ben il 62% del calore in eccesso generato tra il 1850 e il 2018 nell’Atlantico settentrionale è stato immagazzinato a oltre 700 metri di profondità. Gli oceani assorbono il 90% del calore prodotto dalle attività umane e un eccessivo riscaldamento produrrà gravi conseguenze, dall’innalzamento del livello dei mari alla carenza di ossigeno nell’acqua che porterà a cambiamenti radicali in tutto l’ecosistema oceanico e, per estensione, anche a quello di superficie. Secondo Marie-José Messias e Herlé Mercier, autrici dello studio, ciò ha avuto anche un ruolo importante nel capovolgimento della Circolazione…

Forse non tutti sanno che le aurore polari sono spesso accompagnate da particolari suoni simili a crepitii, piuttosto che ad applausi lontani o anche al rumore di cascate. Ora una nuova teoria formulata da un gruppo di ricerca dell’università finlandese di Aalto, potrebbe spiegare finalmente l’origine del fenomeno che rappresenta un vero e proprio mistero da millenni, tanto che ne arrivano testimonianze anche dal 600 a.C. Secondo Unto Kalervo Laine, che ha coordinato lo studio, i suoni avrebbero origine da scariche elettriche che si generano a circa 75 metri di quota, dove avviene un’inversione della temperatura, e non dipenderebbero dalle aurore: si tratterebbe infatti di due eventi ben distinti, uno che origina le aurore e l’altro i fenomeni acustici, che accadono contemporaneamente perché entrambi causati dall’interazione delle particelle solari con…

Gli Stradivari sono un’eccellenza, oggetti che hanno un valore incalcolabile. Ma cos’è che li rende così particolari? Una squadra di ricercatori di varie discipline, coordinata dal CNR, ha condotto un esperimento coinvolgendo 70 liutai chiamati a valutare quattro violini tra i quali uno di quegli inestimabili strumenti. Il risultato è che ciò che rende unico uno Stradivari è un «particolare equilibrio nelle proprietà del timbro». La comparazione è stata effettuata confrontando il timbro sonoro di due violini moderni, di uno di fabbrica e di un altro realizzato dal leggendario liutaio cremonese: basandosi sull’ascolto di sole cinque note, la preferenza è andata decisamente allo Stradivari, nel suono del quale è stato misurato strumentalmente un particolare bilanciamento di «apertura e chiarezza». I risultati dello studio sono stati pubblicati su The Journal of…

Germogliano le prime piante nate sulla Terra seminate su campioni di suolo lunare. L’esperimento, fatto da ricercatori dell’Università della Florida e Gainesville, ha dimostrato che le piante possono crescere anche sul suolo del nostro satellite. I campioni di “regolite”, portati sulla Terra durante le missioni Apollo 11, 12 e 17 (negli anni 1969 e 1972), sono stati annaffiati e concimati e, a pochi giorni di distanza, i semi di Arabidopsis thaliana hanno germogliato. Questa pianta, conosciuta come Arabetta comune, è considerata un “organismo modello”, particolarmente indicata per gli esperimenti. Il primo passo per la produzione di cibo e ossigeno sulle future colonie spaziali è quindi stato fatto e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista Communications Biology.…