Focus Extra Estate 2015 - N. 68

Due corpi allacciati e tanto avvinti dalla passione che le membra quasi si confondono. Così Pablo Picasso vedeva il sesso in questa incisione del 1968. L’immagine fa parte della serie nota col titolo Raffaello e la Fornarina e contiene molti dei temi che trattiamo in questo numero di Focus Extra. La meccanica dell’atto sessuale (vedi pag. 104), certo, ma anche l’eros (pag. 88) o le zone erogene (pag. 30), da stimolare se si cerca un rapporto soddisfacente. E perfino la curiosità o il voyeurismo (v. riquadro a pag. 71), rappresentati dal personaggio sulla destra di questa incisione. Insomma, uno sguardo a 360° su quello che in fondo è... il sale della vita.…

“ Immaginate una coppia qualunque. I due si avvicinano, si scambiano un lungo sguardo e poi una carezza. Infine si baciano. Tutto normale, naturalmente. Se non fosse che ci troviamo in un laboratorio dell’Università di Groningen, in Olanda, e che i nostri due innamorati hanno la testa coperta di elettrodi per registrare le loro reazioni emotive. Gli scienziati hanno infatti cominciato a scrutare direttamente all’interno del cervello, grazie alle cosiddette “tecniche di imaging”, che consentono di conoscere quali siano le aree coinvolte in ogni nostra azione ed emozione. Amore compreso. Senza lasciar fuori da queste indagini nemmeno il rapporto sessuale vero e proprio. Hanno così scoperto di recente, per esempio, che quando una donna raggiunge l’attimo “più piacevole”, il suo cervello si accende completamente per qualche secondo: una cascata di…

famosa nel mondo della ricerca perché per prima, con la sua squadra dell’Università di Pisa, ha indagato i meccanismi dell’amore romantico con i metodi della biochimica. E così, nel 2000, un suo studio ha provato che l’amore, dal punto di vista neuroscientifico, ha molto in comune con il disturbo che in psichiatria viene chiamato “ossessivo-compulsivo”. Risultato? Un Ig Nobel per la chimica (il premio dato alle ricerche che “prima fanno ridere ma poi fanno pensare”). Da allora, Donatella Marazziti non solo svolge ricerche sul ruolo del sistema serotoninergico nei disturbi psichiatrici, ma continua a misurare dopamina, ossitocina e altri neurotrasmettitori implicati nei rapporti amorosi, e perfino nello stalking. Secondo lei, si può parlare di “fisica dell’amore”? La fisica rimanda all’elettromagnetismo all’elettricità. La fisica dell’amore da un lato indica i cambiamenti…

A rischio di uccidere tutta la poesia, bisogna dirlo: l’amore non ha nulla a che fare col cuore, e tantomeno con qualcosa di immateriale. Dipende tutto dal cervello. La causa dei nostri turbamenti, desideri e persino ossessioni è data da un delicato equilibrio di neurotrasmettitori e ormoni che caratterizza le diverse fasi dell’amore. COCKTAIL CHIMICO. I neuroscienziati che negli ultimi 15 anni hanno utilizzato le tecniche di imaging cerebrale per studiare le basi biologiche di questa emozione hanno fatto scoperte interessanti, che confermano quanto ciascuno di noi ha sperimentato anche senza il supporto della ricerca: ogni amore è una storia a sé, desiderio sessuale e amore sono sentimenti diversi e non necessariamente coincidenti, la passione travolge ma non dura e col tempo si trasforma, a partire dal nostro cervello, per…

“Mi ami? Ma quanto mi ami?”. Se in passato bastava una telefonata per rispondere alla domanda-tormentone, oggi c’è chi non si fida più solo della risposta del compagno ma verifica leggendo letteralmente il cervello. Lo hanno fatto alcuni ricercatori dell’Università della scienza e tecnologia di Heifei, in Cina, che hanno studiato con la risonanza magnetica funzionale 100 persone in diverse fasi della loro relazione amorosa: innamoramento recente, rottura recente, e un gruppo di “cuori in inverno”, persone che hanno dichiarato di non essersi mai innamorate. A ognuno è stata mostrata la fotografia del partner attuale o precedente, ed è stata esaminata l’attività cerebrale durante la visione. Sono ben 12 le aree cerebrali che si attivano nella fase di innamoramento mentre il nucleo caudato sembra avere l’ingrato compito di attivarsi al…

L’immagine rappresenta le aree cerebrali coinvolte nell’amore romantico e passionale (rosso intenso) e in altri tipi di amore (rosso pallido), come sono apparse negli studi di risonanza magnetica funzionale. Queste regioni rilasciano neurotrasmettitori le cui funzioni sono illustrate qui sotto. La passione agisce anche su alcune funzioni cognitive, potenziandole o modificandole. Così perdiamo la nostra obiettività e consideriamo il partner più attraente di quanto non sia, focalizzando l’attenzione su di lui (o lei), ignorando gli altri stimoli. INNAMORATI: COME CAMBIANO LE FUNZIONI COGNITIVE Immagine corporea: il corpo del partner appare più bello di quanto non sia. Rappresentazione di sé: il partner è visto come un completamento del sé. Attenzione: focalizzata sul partner. Rapporti sociali: immediata comprensione delle intenzioni del partner.…