Freedom - Oltre il confine Novembre 2022

Bentrovati! Novembre è un mese di ricorrenze, ne troverete diverse in questo numero. Dai 500 anni dal viaggio di Pigafetta al compleanno di Bram Stoker, il padre di Dracula, c’è molto da leggere. Ma quello che più ci ha coinvolto è il centesimo anniversario della scoperta della tomba del “faraone bambino” Tutankhamon. Per l’occasione siamo tornati in Egitto dove abbiamo ritrovato il grande archeologo Zahi Hawass. È da tanto tempo un amico del programma e mio personale e ci ha concesso una bella intervista che troverete nelle pagine seguenti. Con lui abbiamo visto luoghi magnifici ed esclusivi, affrontato nuove avventure che faranno parte della prossima serie di Freedom - oltre il confine, in onda con l’inizio del prossimo anno sempre in prima serata su Italia 1. D’altronde la terra dei…

In tutta Europa farfalle e molti altri insetti si stanno estinguendo e la colpa è, come al solito, dell’uomo che ha intensificato l’agricoltura e con essa l’uso di pesticidi, fattori che hanno progressivamente cambiato gli habitat naturali. Questo fenomeno, iniziato negli anni ’60 del secolo scorso con l’industrializzazione, ha subito un’impennata negli anni ’80 tanto che queste specie sono diminuite sensibilmente anche in aree che restano tuttora naturali. Sono queste le conclusioni di uno studio effettuato da un team composto da scienziati di tre paesi europei, Austria, Germania e Polonia, che è stato pubblicato sulla rivista Science of Total Environment e dal quale risulta anche chiaramente come la conservazione degli habitat naturali può invertire la tendenza all’estinzione.…

Uno studio compiuto dall’Università di Stoccolma sembra dimostrare come anche i lupi siano in grado di sviluppare affetto per gli esseri umani, proprio come fanno i cani. I test, effettuati osservando il comportamento di 10 lupi e 12 cani, hanno evidenziato come i lupi di circa 2 anni hanno un atteggiamento diverso da quello abituale in presenza di persone che conoscono, esattamente come fanno i cani, ritrovando inoltre la calma se sottoposti a uno stress psicologico: atteggiamenti che i lupi hanno dimostrato anche con gesti di affetto del tutto simili a quelli dei cani. L’ipotesi è quindi che i cani, si ritiene circa 15mila anni fa, si siano addomesticati seguendo un percorso simile: iniziando cioè ad avere rapporti sempre più stretti con gli esseri umani. Lo studio è stato pubblicato…

Si chiama ARHGAP11B ed è un gene che potrebbe aver avuto un ruolo ben preciso nello sviluppo e nell’ingrandimento del cervello umano. Un gruppo di ricercatori, guidato da Michael Heide e Wieland Huttner dell’Istituto Max Planck di biologia cellulare molecolare e genetica e dell’Università di Heidelberg, in Germania, ha infatti scoperto che ARHGAP11B sarebbe alla base dello sviluppo della corteccia cerebrale umana rispetto a quella degli scimpanzé, che sono i nostri parenti più prossimi. In pratica ciò sarebbe avvenuto grazie alla «proliferazione delle cellule staminali necessarie all’allargamento della neocorteccia». Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Embo Reports.…

Ci vorrà ancora qualche decennio, poi dovremmo finalmente iniziare ad avere dati abbastanza attendibili sulla presenza di altre forme di vita nell’universo. A sostenerlo è Adam Frank, astrofisico dell’Università di Rochester, New York, in un ampio servizio uscito sul New York Times. E ciò sarà possibile anche grazie al fatto che è cambiato il nostro modo di “cercare”: se inizialmente si supponeva che anche gli alieni potessero essere interessati a entrare in contatto con noi, magari per insegnarci delle cose, ora invece, grazie a una tecnologia sempre più avanzata possiamo spingerci sempre più lontano nell’osservazione di altri sistemi solari. Si calcola che nell’intero universo ci siano circa 100 miliardi di galassie, ognuna con milioni di stelle intorno alle quali ruotano miliardi di pianeti che si muovono nello spazio: l’obiettivo degli…

Un nuovo passo avanti è stato compiuto nella realizzazione di microrobot autonomi. Si tratta di robot di dimensioni inferiori a 250 micrometri, ovvero appena più grandi della larghezza di un capello umano, che trovano applicazione in svariati campi, tra cui le scienze ambientali e, ovviamente, la medicina. Lo studio, compiuto dall’equipe di Michael Reynolds della Cornell University, nello stato di New York, ha messo a punto un nuovo microchip a energia solare che consente ai microrobot di muoversi autonomamente senza dover dipendere da fonti di energia esterne. Questi microchip sono riconfigurabili e funzionano mediante un processo tanto complicato quanto, per noi profani, incomprensibile basato «sull’ossidazione/riduzione elettrochimica di una superficie di platino». I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Science Robotics.…