Freedom - Oltre il confine Ottobre 2022

Bentrovati! Stiamo girando l’Italia e il mondo per preparare le nuove puntate di Freedom - oltre il confine. Vi stiamo organizzando nuove sorprese perché si cambia sempre, anche quando non ce ne accorgiamo. La squadra del programma è sempre alla ricerca di storie e luoghi da raccontare, ogni giorno troviamo nuovi spunti e occasioni impreviste per girare servizi interessanti, ma questo voi lo sapete già. Vorrei potervi anticipare qualcosa ma non posso, altrimenti vi rovinerei la sorpresa. D’altronde chi ci segue da anni è abituato ai cambiamenti, che fanno parte della vita. Ognuno di noi cambia di anno in anno ma anche di giorno in giorno. Ora che è iniziato il nuovo anno scolastico e lavorativo, una sorta di “pre-capodanno”, si possono cambiare le vecchie abitudini, gettandosi alle spalle ciò che…

I cambiamenti climatici causati dagli esseri umani, è sempre bene ribadirlo, stanno modificando anche l’ecosistema delle grandi foreste boreali, mettendone a rischio la capacità di assorbire e immagazzinare CO2. Abeti, pini, aceri, betulle e querce che popolano le foreste e la taiga, stanno purtroppo iniziando a soffrire le conseguenze dell’azione dell’uomo sul pianeta. Dallo studio, durato 5 anni e compiuto dall’Università del Minnesota negli Stati Uniti e pubblicato sulla rivista Nature, si evince come anche piccole variazioni e aumenti di temperatura pari a solo 1,6 gradi, uniti a lievi diminuzioni delle piogge, diano inizio a una catena di eventi che mette a rischio alcune specie di alberi e, di conseguenza, tutto l’ecosistema. Le piante già presenti e che non subiscono alcun effetto dai cambiamenti climatici hanno una crescita troppo lenta…

Uno studio del Caltech (California Institute of Technology) pubblicato sulla rivista Science, rivela come lo scioglimento dei ghiacci dell’Antartide potrebbe avvenire con una velocità maggiore dal 20 al 40% rispetto a quanto previsto, a causa di una piccola corrente oceanica che, proprio perché di modesta portata, solitamente non viene tenuta in considerazione nei calcoli dei modelli previsionali. Purtroppo si è scoperto che questa corrente funziona un po’ come un serbatoio di acqua calda: proveniente dalle zone equatoriali, va a colpire la base dei ghiacci delle piattaforme del Polo Sud, aumentandone la velocità di scioglimento. Le piattaforme di ghiaccio si estendono sul mare e sono una sorta di protezione dei ghiacci che ricoprono il continente: pur essendo spesse anche centinaia di metri, un continuo apporto di acqua più calda sotto di…

Riportare in vita alcune specie estinte, come i mammut e la tigre della Tasmania (qui sopra): è questa la sfida che si apprestano ad affrontare i ricercatori delle nuove aziende di bioscienze. La tecnica utilizzata è chiamata Crispr, e possiamo definirla come una specie di “taglia e incolla” genetico da effettuarsi con materiale della specie originale reimpiantato su animali simili ma appartenenti a specie oggi esistenti: quindi in molti casi si tratterebbe più che altro di generare delle creature ibride, non del tutto conformi all’originale. Tralasciando le implicazioni etiche (va subito detto che molta parte del mondo accademico è contraria), varrebbe comunque la pena analizzare le implicazioni di queste imprese che, se nel caso della tigre della Tasmania estintasi nel 1930 la cosa potrebbe anche avere un senso, per quanto…

Grazie ai dati forniti dal telescopio spaziale Enrico Fermi che rileva i raggi gamma, i ricercatori dell’Università del Wisconsin a Madison, USA, hanno scoperto da dove provengono i raggi cosmici ad altissima energia che sono considerati le particelle più energetiche della nostra galassia. Si tratta di un punto vicino al centro della Via Lattea dove sarebbe avvenuta l’esplosione di una supernova, ovvero una stella giunta ormai al termine della sua esistenza, distante dalla nostra Terra circa 2600 Anni Luce. Questo tipo di particelle, che raggiungono il milione di miliardi di elettronvolt (le cosiddette “energie PeV”) viaggiano nella galassia spinte da fortissime energie che, si ritiene, siano dovute alle immani esplosioni di stelle come una supernova. Finora tutto ciò restava nel campo puramente teorico, mentre adesso, finalmente, questa scoperta fornisce una…

Nuove stupende fotografie di Giove sono state realizzate dal telescopio spaziale James Webb: si tratta di due istantanee nelle quali si notano le immense tempeste che si generano sulla superficie del pianeta e le sue aurore, che si estendono sui due poli. In particolare è ben visibile anche la “Great Red Spot”, una tempesta di sabbia talmente estesa che, secondo la NASA, potrebbe inghiottire la Terra. Il James Webb Space Telescope, entrato in funzione nel 2021, opera in missione congiunta tra la NASA e le agenzie spaziali europea (ESA) e canadese (CSA), utilizzando una tecnologia a raggi infrarossi che consente di ottenere immagini di una qualità finora mai raggiunta fino agli angoli più remoti dell’Universo. FOTO: NASA, ESA, CSA, JUPITER ERS TEAM; IMAGE PROCESSING BY RICARDO HUESO (UPV/EHU) AND JUDY SCHMIDT.…