Il sogno dell’Europa
Paolo Rumiz è un giornalista e scrittore, uno dei più bravi a narrare guerre, conflitti, confini, popoli e storie. In un recente podcast, Altre Storie, ha raccontato al giornalista Mario Calabresi di come a Sarajevo, prima della sanguinosa guerra scoppiata tra Bosnia ed Erzegovina dal 1992 al 1995, ci fosse un clima di fratellanza e di convivenza tra civiltà e religioni diverse. Sarajevo era una città dove, spiega, «le etnie si mescolavano, dove il rabbino andava a cena con l’imam e poi tutti andavano a caccia coi preti ortodossi sulle montagne. Sarajevo era una Gerusalemme europea. La guerra è avvenuta perché bastarono pochi uomini, ben appostati sui tetti della città, a convincere tutti che era meglio dividere le masse per etnie portando il Paese all’autodistruzione. Il tutto con la complicità…