LA SOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ABITARE
C’è qualcuno, là fuori, che ha iniziato concretamente a ripulire il mare (e la terra) dalla plastica in eccesso, scegliendo di lavorare senza sosta per un futuro più pulito da consegnare alle nuove generazioni. Se avessi coraggio, direi che il titolo di questo editoriale rappresenta una colta similitudine di quello di uno dei romanzi più letti negli anni ’80 dagli adolescenti. Aspiranti filosofi che, come me, hanno nella libreria di casa la prima edizione Adelphi del romanzo di Milan Kundera (L’insostenibile leggerezza dell’essere, ndr), nel quale alla quarta pagina si legge: “una sola cosa è certa: l’opposizione pesante - leggero è la più misteriosa e la più ambigua tra tutte le opposizioni”. Ma non è così, e preferisco dirvi che la leggerezza, in questo caso, è quella che mi ha ispirato…